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Biografia Eminem : Le origini di un mito

Biografia Eminem : Le origini di un mito

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Questa biografia sarà spostata nell'apposita sezione a breve.

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Il 17 Ottobre del 1972 nacque a Saint Joseph nel Missouri il primo ed unico figlio di Deborah Nelson and Marshall Bruce Mathers, Jr., Marshall Bruce Mathers III. 

 

Solo pochi mesi più tardi madre e figlio si ritroveranno da soli, ridotti in povertà e con la seconda che, rimasta incinta a soli 17 anni, troverà nella prostituzione la soluzione più semplice per sostenere il suo piccolo. [Questa cosa è stata scritta in quasi tutte le biografie di Eminem, ma badate bene Marshall non l'ha mai confermato, nè tantomeno negato ndr]

 

Le cose continuano a non andar bene, Debbie e Marshall vengono sfrattati puntualmente , costretti a folli e continui trasferimenti, due o tre nello stesso anno, da una parte e l'altra del Michigan. 

 

All'età di 12 anni, Marshall si stabilisce finalmente con la madre in una roulotte sulla Eight Mile Road – linea di divisione tra la Detroit della comunità biancha e quella nera. Sono gli anni '80 e la città si sta svuotando, tutto crolla e i rapporti sociali sono difficili perchè ognuno deve pensare a sopravvivere alla miseria. 

 

La mancanza di una figura paterna e più in generale di stabilità, rendono l'infanzia e l'adolescenza del piccolo Marshall un vero inferno. I continui trasferimenti lo costringono a cambiare scuola circa 5 o 6 volte l'anno e di volta in volta viene considerato il ragazzino nuovo, quello con cui prendersela, quello da ritenere il responsabile di ogni episodio. Nella sua autobiografia The Way I am, il rapper spiega chiaramente come fosse difficile per lui, un ragazzo timido e iperproblematico, stringere amicizia e quanto fosse frustante dover cambiare aria ogni volta che riusciva a finalmente a farsi qualche amichetto. Non è un mistero che non sia mai riuscito a superare la “ninth grade” ( il primo liceo, per capirci), nonostante lo abbia ripetuto per ben tre volte, e non certo perchè non fosse intelligente.

 

Ad ogni modo, il sussidio statale non consentiva ai Mathers di condurre una vita dignitosa. “C’erano delle volte in cui i miei amici mi dovevano comprare delle fottute scarpe! Ero schifosamente povero, niente fronzoli, niente fascino, ma non mi vergogno di niente”. Durante gli anni della scuola, Marshall si sottopone a pratiche di Social Welfare davvero umilianti. Gli spettava un pasto gratuito alla mensa scolastica, dato il basso reddito di sua madre,“ma avete idea di quanto sia umiliante presentarsi alla mensa e chiedere un pasto gratis perchè sei povero?”. Allora Debbie gli “allungava” cinque dollari per comprare due pacchetti di sigarette e lui le rubava e si teneva stretto il “Lincoln” per comprarsi il pranzo. “Le rare volte che riuscivo a comprarmi un pasto da solo mi sentivo orgoglioso”, commenterà anni dopo. 

 

A soli dodici anni si prende cura del suo fratellastro Nathan, sostenendo uno sfratto dopo l'altro e, dopo essere stato espulso dalla scuola, anni e anni di lavori precari. 

Alle umiliazioni morali seguono quelle fisiche: un episodio grave lo coglie a dodici anni, quando viene ricoverato in ospedale per emorragia cerebrale, che comporterà un coma di dieci giorni. La causa? Un pestaggio. Uscito dal coma e rimessosi, solo un anno dopo il capo di una gang locale tenta di sparargli ma il proiettile fortunatamente lo manca. 

 

“Ero il nuovo ragazzo della scuola ed ero continuamente oggetto di prepotenze, venivo aggredito. I ragazzini sono cattivi verso gli altri ragazzini. La scuola è una cosa difficile da affrontare. Non ho imparato a reagire davvero fino a 17- 18 anni. A 19 poi, ho raggiunto l'apice , le persone mi chiamavano e dicevano : “ Yo, ho una faccenda da risolvere con questo e quello – vieni ad aiutarmi?.”

 

Suoi unici punti di riferimento la zia Edna e lo zio Charles: trascorreva con loro il week-end, lasciavano che guardasse la televisione, e gli facevano tagliare l'erba del giardino in cambio di quei 5 dollari che tanto lo riempivano di orgoglio. Loro e lo zio Ronnie erano decisamente la sua forza, e quando Ronnie si suicida si chiude il cerchio degli affetti familiari. Il colpo è di quelli davvero duri da mandare giù.

 

“Non ho avuto alcuna figura paterna nella mia vita. Mia madre aveva molti fidanzati. Alcuni di loro non mi piacevano, altri erano divertenti. Ma la maggior parte andavano e venivano. Il padre di mio fratello minore è stato probabilmente la cosa più vicina ad una figura paterna che io abbia mai avuto. E' entrato e uscito dalla nostra vita per circa 5 anni. E' stato il tizio con cui giocavamo, ci portava al bowling, faceva tutte quelle cose che i padri dovrebbero fare.”

 

Dopo essere stato pestato per anni a scuola, trova la sua anima gemella nella sua compagna Kim Scott. La famiglia di Kim era problematica quanto la sua e la ragazza si trasferì con i Mathers quando aveva 13 anni [Marshall ne aveva 15 ndr]. Ma dopo 5 turbolenti anni sotto lo stesso tetto, Debbie ne aveva abbastanza. Quando lei insistette perché Kim andasse via, Marshall andò con lei. “Quella con Kim è una relazione di amore-odio, e lo sarà sempre. Stiamo parlando di una donna che fa parte della mia vita fin da quando possa ricordare. Aveva 13 anni quando l’ho incontrata. Io ne avevo 15. Era appena uscita dalla casa di accoglienza, ero a casa di un amico e sua sorella era sua amica. Ero in cima al tavolo del caffè, canticchiando, mi sono girato e lei era vicino la porta. La sua amica le ha passato una sigaretta. Aveva 13 anni , era più alta di me e non sembrava così piccola. Poteva facilmente essere scambiata per una sedicenne o diciassettenne, così chiesi alla sorella del mio amico “Yo, chi è quella? E'davvero uno schianto” . E la saga cominciò:

“Incontrerò mai qualcun’altra che sarà sincera con me , così come lo è stata lei ?”

 

Intanto il giovane Marshall, che lavorava come lavapiatti e uomo delle pulizie di giorno, trascorreva le notti provando ad irrompere sulla scena dell’hip-hop, e come spesso accade, è un incontro a segnargli l'esistenza. Si tratta di Proof , rapper che gli rimarrà sempre a fianco, sul palco e nella vita, fino a quando una pallottola lo colpirà in un malfamato locale di Detroit, nel 2006 e li separerà per sempre.

Ma c'è qualcosa con cui Marshall non ha fatto i conti perchè come lui stesso afferma :”Quando sei un ragazzino non guardi al colore della pelle, e il fatto che i miei amici fossero neri non mi è mai passato per la mente. Non è mai stato un problema finchè sono cresciuto e ho cominciato a provare a fare rap. A quel punto mi mettevo all’angolo ma quando mi avvicinavo mi cacciavano. E’ nato un piccolo problema a causa del colore e quando sono diventato grande abbastanza per andare al club, è diventato davvero terribile. Non ero ancora uno bravo, ma sapevo come fare rime, quindi prendevo il microfono , un paio di volte mi hanno fischiato e cacciato dalla scena. Molti si sedevano con le braccia conserte e , “ Dunque, cos’è questo?”, ma con il passare del tempo ho iniziato ad ottenere rispetto. La cosa migliore che mi abbiano mai detto è stata durante una battaglia rap a Detroit .”Non me ne frega un cazzo se è verde o arancione, è come una droga!”. Eppure, camminavo lungo la periferia e mi chiamavano “NIgga” [Eminem dice:”MI chiamavano con la parola che inizia per N” perchè non vuole pronunciare il termine NIgga (negro) fortemente dispreggiativo se detto da un ragazzo bianco]  e a Detroit venivo continuamente aggredito per essere bianco. Ho attraversato una crisi di identità del tipo , “ Non sono veramente in grado di toccare un microfono? Non fa davvero per me?”.

 

“Ho visto il mio fratellino spostarsi moltissimo da una famiglia di accoglienza ad un'altra. Gli assistenti sociali lo hanno portato via quando aveva 8, 9 anni. Io ne avevo 23 anni e se fossi stato nella posizione di prenderlo con me, l'avrei fatto ma non ne avevo i mezzi. Lui era così confuso. Riuscivo solamente a piangere quando andavo a trovarlo. Dal giorno in cui è stato portato via , sono stato l'unica persona a cui è stato permesso vederlo. La stessa cosa che era successa nella mia vita stava accadendo nella sua. Io e Kim ci trasferivamo da una casa ad un'altra, cercando di pagare l'affitto. Dopo nacque la nipote di Kim. La guardavamo trasferirsi da una casa ad un'altra – era come guardare un ciclo di distruzione, “Se fossi nella posizione di farlo, metterei fine a tutta questa merda.” E quando sono stato nella posizione di farlo, l'ho fatto.”

 

Tuttavia nel Dicembre 1995, la sua ragazza Kim, tra un litigio e l'altro, partorisce la piccola Hailie Jade. La nascita della piccola e la nuova responsabilità di padre rinvigorisce l'artista che torna finalmente a cantare. Già nel 1993 Eminem era abbastanza conosciuto nella scena musicale di Detroit, anche solo per il fatto di essere praticamente l'unico rapper bianco in circolazione. I soldi comunque sono sempre pochi: lo stesso Eminem ricorda: “in quel momento della mia vita non avevo nulla. Ho pensato di iniziare a spacciare e a rubare pur di uscire da quella situazione”. 

 

Nel frattempo, Marshall si dà a ogni genere di lavoro possibile: si intossica lucidando i pezzi di carrozzeria nella fabbrica della GM per pochi dollari l'ora, si consuma le mani lavando piatti e se le frigge rigirando hamburger. Quando torna a casa ci sono ad aspettarlo la sua ragazza, sua figlia Hailie e la sua nipotina Alaina, figlia della sorella di Kim: ”mia nipote è stata parte della mia vita fin da quando è nata. E' stata quasi sempre con me e Kim, è vissuta con noi ovunque noi stessimo.”Ma quello di “casa” per il giovane Mathers è un concetto un po' particolare, non foss'altro perchè ancora non ne ha mai avuta una vera e propria. Come se non bastasse, c'erano anche i ladri a sgraffignare i pochi spiccioli che lui e Kim riuscivano ogni tanto a mettere da parte.

 

“Quando è nata mia figlia , vivevamo in questa casa sulla 7 Mile Road e molti bambini erano soliti passeggiare e dire “ Guarda quella bambina bianca”! Ogni cosa era “bianco questo, bianco quello”. Poi ho beccato due tizi nella mia casa, per la quinta volta e mi sono detto “non ne vale la pena…voglio andare via!”. Quel giorno, volevo smettere con l’hip-hop e prendere una casa in periferia. Discutevo con la mia ragazza, dicendo “ Lo vedi che non ci vogliono qui?”. Ho attraversato così tanti cambiamenti; ho smesso di scrivere per 5 o 6 mesi e stavo per rinunciare a tutto. Ma non potevo. Ho continuato ad andare ai club e a subire abusi. Tornavo a casa e tiravo un pugno al muro. Se senti una canzone dell’album Slim Shady , puoi percepire tutta la frustrazione venir fuori; Chiunque ha vissuto sulla propria pelle la sofferenza ha qualcosa a che fare con la mia musica”.

 

Cadeva tutto a pezzi. È da questa disperazione che nasce il primo album “Infinite”, la prima musica da solista con lo pseudonimo “Eminem”, pronuncia del suo precedente nome d'arte, M&M. L'album circolò in sole 500 copie, e i suoi brani non ebbero seguito nelle radio né ebbero critiche entusiaste.

 

Dopo l'insuccesso dell'album la fidanzata lo lasciò, e gli impedì di vedere la figlia. Come reazione a tutti questi avvenimenti negativi, Mathers tentò il suicidio con un'overdose di Tylenol [ sonnifero ndr]. Superata la crisi, rispolverò i suoi lavori per rilanciare la propria carriera musicale e per riconciliarsi con l'ex fidanzata.

 

Ha combattuto contro tutti i pronostici per 7 anni prima di essere riconosciuto come artista, fino a quando un secondo posto alle Olimpiadi Rap di LA del 1997 gli fece ottenere un contratto discografico.

  

Il 1997 è l'anno della svolta. Dr. Dre, celebre rapper e produttore di colore, non appena ascoltato un demo di otto tracce[ the Slim Shady EP che conteneva all'interno canzoni come '97 Bonnie & Clyde, cambiate solo nel beat ma non nel testo su quello che sarebbe diventato lo stupendo The Slim Shady LP ndr], propone a Eminem un contratto con la sua etichetta, la Aftermath. In poche settimane Marshall diventa il rapper bianco più discusso d'America per la durezza dei suoi testi. Tutti gli anni che ha trascorso lottando per farsi riconoscere il diritto di essere un artista bianco sembrano finalmente essere ripagati.

 

La prima volta che ha incontrato Dr Dre aveva una tuta giallo canarino. “Non avevo soldi e quella era l’unica cosa decente che avevo. Mi è stata data per un promo e Dre mi ha soprannominato “Banana” [Lo racconta anche in I Need A Doctor ndr]. Probabilmente pensava che sembrassi stupido ma dal momento che abbiamo iniziato a lavorare insieme abbiamo registrato 4 canzoni nel giro di 6 ore. So che questo ha impressionato Dre molto più della mia tuta gialla”.

 

Il 23 Febbraio 1999 Mathers pubblicò per la Interscope l'album “The Slim Shady LP”. Le vendite arrivarono a 480.000 copie nelle sole prime due settimane. Il disco raggiunse la posizione numero 2 negli USA, vinse 4 dischi di platino e vendette circa 9 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo autore si ritrova improvvisamente a non poter più uscire di casa (che finalmente ha potuto comprare) e da lì in poi inizia la fase da superstar della sua carriera. Tuttavia con l'arrivo della popolarità iniziarono le prime polemiche per i contenuti violenti delle sue canzoni  “Chiunque abbia un minimo di cervello è in grado di capire quando sono serio e quando scherzo. “Non sono mai stato meno di intelligente e originale, separando l'umanità dai babbei che io, lo confesso, non ho mai impressionato”. Mentre il 14 Giugno 1999 si sposò con Kim, la storica fidanzata, a St. Joseph, Missouri, sua città natale. 

 

D’altro canto, Le parole infamanti del suo debutto nel 1999, The Slim Shady LP, hanno come conseguenza una richiesta di risarcimento per diffamazione di $10 milioni da parte della madre, che si risolve con un risarcimento di $25,000. I rapporti fra i due non sono mai stati idilliaci e anzi più volte il cantante ha accusato nei sui testi la madre di esser stata irresponsabile e di aver fatto uso di droghe pur avendo un bambino piccolo. Per tutta risposta, la reazione non è stata improntata al dialogo e alla reciproca comprensione, o al riavvicinamento, ma solo di denuncia per diffamazione. 

 

L'anno dopo è la volta di “The Marshall Mathers Lp” che entra nel guinnes dei primati come l'album più venduto in assoluto nella prima settimana (1.76 milioni di copie).

Le dure, divertenti, rapide e coinvolgenti rime di Eminem e lo scioccante senso dell'umorismo white trash lo hanno reso il più originale e discusso rapper d'America.

 

Nonostante il successo o forse, proprio a causa della pressione che quest'ultimo comportava, oltre ad essere stato fermato parecchie volte per rissa, Marshall picchia con una mazza da baseball un tipo che importuna sua madre. Non lo arrestano solo perchè alcuni uomini confermano che l'uomo lo aveva aggredito per primo. Un arresto invece avviene quando estrae una pistola all'Hot Rock Cafè di Warren dopo aver trovato sua moglie Kimberly in compagnia di un altro uomo. Il fermo dura 24 ore e il rilascio viene concesso su una cauzione di 100.000 dollari con libertà vigilata. 

 

Continuano i contrasti tra lui e la moglie, disgustata dal testo di Kim e da quello di '97 Bonnie & Clyde (in entrambi Mathers dichiarava di aver ucciso la moglie e di averne gettato il cadavere in un lago). Il 7 Luglio 2000, dopo aver visto il marito cantare dal vivo la canzone “Kim”, tentò di suicidarsi nella sua casa di Clinton Township, tagliandosi le vene dei polsi. Ciò indusse Marshall ad avviare la procedura di divorzio, pochi mesi dopo, ma fu prontamente contrastato da Kim, con un'azione legale per sottrargli la custodia di Hailie, e per ottenere 10 milioni di dollari di danni per diffamazione. Tuttavia, nel giro di alcune settimane, tale operazione fu risolta con un compromesso: Kim avrebbe avuto la custodia della figlia, e ad Eminem fu concesso il diritto di visitarla. Alla fine dell'anno la coppia si riconciliò per un breve periodo, stabilendo di mettere da parte il divorzio e di tornare insieme. Tuttavia, Kim Mathers avviò nel marzo 2001 la procedura di divorzio, che si concluse nell'Ottobre di quell'anno. La custodia di Hailie fu affidata ad entrambi gli ex coniugi, mentre Eminem avrebbe dovuto pagare gli alimenti. Nell’Ottobre 2001, qualche settimana dopo Kim diede alla luce una bambina, Whitney, figlia di un altro uomo .

 

Il 2002 è un anno davvero importante, Eminem viene scelto come protagonista di un film semi-autobiografico, “8 Mile”, che ha come co-protagonista Kim Basinger. La pellicola incassa $55 milioni nel suo week-end di uscita in America ed il soundtrack album sale dritto alla N.1.

 

8 Mile è diretto dal premio Oscar Curtis Hanson e prodotto dal premio Oscar Brian Grazer, tra i cui meriti rientra “A Beautiful Mind”. Hanson ha descritto Eminem come un talento naturale e lo ha paragonato ad un “fiore che combatte attraverso una crepa nel cemento”. “Fare irruzione è l'obiettivo del film”, afferma Eminem commentando il grande successo cinematografico.

 

Da 8 Mile Shady riesce a tirare fuori una canzone sbalorditiva come “Lose Yourself” che fu premiata con un Oscar come “Migliore Canzone Originale” e una performance da attore che strappa applausi.

Insomma, Eminem avrà anche una misera licenzia media, ma non c'è dubbio sul fatto che abbia studiato la  “sua cultura” in maniera maniacale. Altrimenti un premio nobel come Seamus Heaney (che ha insegnato poesia ad Oxford) non si sarebbe sbilanciato a citare proprio il rapper di Detroit per paragonarlo a Bob Dylan: “C'è questo ragazzo, Eminem, che ha creato un senso di quello che è possibile fare, ha dato una scossa a un'intera generazione e lo ha fatto non soltanto con il suo atteggiamento sovversivo, ma anche attraverso la sua energia retorica”. Nè Elton John lo avrebbe mai paragonato, per i successi conseguiti, ad altri musicisti celebri quali Mick Jagger e Jimi Hendrix. Ma le sorprese non finiscono qui, traducendo i testi di Infinite ci si può tranquillamente trovare di fronte termini come “gozzovigliare”, in voga nel XV secolo, ormai caduti in disuso. Mai un rapper , soprattutto bianco, era riuscita ad essere originale quanto lui che con più di 80 milioni di dischi venduti, di cui 45 milioni nei soli USA , è annoverato tra gli artisti di maggior successo della scena hip hop/rap.  

 

Eppure, “devi stare attento a quello che desideri, potresti ottenerlo”, afferma il rapper. Una popolarità così immediata e immensa non può, infatti, non attirare sguardi indiscreti e invidiosi. Eminem si trova a dover controbbatere accuse di qualsiasi tipo, tra le più leggere, quelle di misoginia e discriminazione degli omosessuali. Lui stesso inviterà Elton John a fare un duetto proprio per dimostrare a tutti di non avere niente contro le persone gay. Eminem ha tenuto le redazioni dei giornali impegnate a causa dei suoi testi controversi, gli arresti, il possesso di armi da fuoco, processi, dispute matrimoniali e, lo crediate o no, 4 Nomination per i Grammy – completate con tanto di ripercussioni da parte di critici e gruppi attivisti.

“Sono controverso ma dico solo quello che penso. Sono duro ma non scendo a compromessi e non ho mai provato a rendere i miei testi più puliti per farli sembrare più accettabili. Non sono disposto a moderare i miei testi per vendere un milione di copie in più del mio album. Non mi interessa se le radio o le televisioni trasmettano o meno le mie canzoni, non cambierò il mio stile per nessuno!”

 

Stranamente però, qualsiasi addetto ai lavori si sia avvicinato a lui per un'intervista o per una collaborazione di qualsiasi genere afferma di essere rimasto intenerito di fronte ad un uomo che non ha niente a che vedere con colui contro il quale tutti i moralisti di questo mondo puntano il dito accusandolo di essere un “distruttore della morale” e un “pericoloso fuorilegge”.Queste ad esempio le parole della giornalista che lo intervistò nel lontano '99 : “Dopo aver ascoltato le sue arrabbiate filippiche piene di trepidazione giovanile e artificiosa confusione, mi aspettavo un uomo rozzo che girovagasse nella mia suite al Four Seasons per la nostra intervista. Non ero preparata ad un piccolo ragazzino timido e scalpitante, lo stesso cresciuto bombardato da provocazioni ed insulti.” Non da meno le ultime quelle del giornalista del Rolling stone :” i suoi lineamenti sono delicati, quasi femminili”.

 

Nel Maggio 2002, esce “The Eminem Show”, tutt'ora considerato uno dei suoi migliori album. Il successo oramai è planetario. A oggi ci sono la bellezza di venti milioni di copie di questo album in tutto il mondo, che colleziona dischi di platino a non finire (otto solo negli Usa). 

 

Ma è in questo stesso periodo che inizierà la sua terribile dipendenza dall’alcool e da farmaci come l’Ambien, l’unico che riusciva a farlo dormire ai tempi di 8 Mile. 

 

E’ nel 2003 che rallenta l'uso di alcool e droga per le due accuse di possesso di arma da fuoco, a causa delle quali temette che lo avrebbero allontanato da Hailie; ma la sua ex , Kim Mathers, fatica a risolvere i suoi problemi con la giustizia. Nel Giugno del 2003 viene arrestata per possesso di cocaina, ma non si presenta in tribunale e per un breve periodo si nasconde dalla polizia. Eminem racconta che spiegare la situazione ad Hailie ed Alaina “è stata una delle cose più difficili che abbia mai dovuto affrontare. Non puoi mai far sentire un bambino come se sia colpa sua quello che sta succedendo.”

 

Marshall è un padre attento che va alle recite scolastiche ed è presente in ogni occasione. Programma la maggior parte delle sue registrazioni a Detroit e ha messo momentaneamente da parte la sua carriera cinematografica in modo da poter stare di notte a casa con i suoi bambini.

“Il successo mi è arrivato addosso come una tonnellata di mattoni,” spiega. “Sono stato attratto in ogni direzione. Mi sono rifugiato nell’alcool , nelle droghe, nelle risse e subito perdevo le staffe. Ma sono orgoglioso di me stesso per aver superato tutto questo, i miei problemi con la giustizia, il mio divorzio. Se fossi stato ancora drogato e vivessi ancora la vita che conducevo 3 anni fa, sarei un fallimento.” (2003) 

 

Poco più di due anni dopo, è la volta di Encore e si assiste alla cronaca di un altro successo annunciato. “A quei tempi prendevo talmente tante pillole che tutto mi sembrava assolutamente normale. In un solo giorno assumevo dai 40 ai 60 Valium, e 20/30 Vicodin. L’Ambien aiutava a farmi dormire ma , in fin dei conti, non riuscivo a dormire più di due ore a notte.”

 

A questo punto la carriera di Eminem subisce uno stop piuttosto lungo, dovranno passare ben cinque anni perchè i suoi fan possano finalmente gustarsi l'uscita di un nuovo album, “Relapse”. In tutto questo lasso di tempo le voci in merito alla “fine di Eminem” e dunque “la fine di un mito” si susseguono ad altre che lo vogliono ormai fuori dai giochi come rapper, al limite come produttore. 

La realtà è che a tenerlo fuori dalla scena per così tanto tempo sono una serie interminabile di vicende legate alla sua vita privata. Il 14 Gennaio 2006, si risposa con l’ex moglie, l’amata-odiata Kim, testimoni di nozze furono l'inseparabile amico Proof e la figlia Hailie. I due coniugi percorsero la navata sulle note della stupenda Mockingbird, tutt’oggi considerata dal rapper una delle canzoni più tenere che abbia mai scritto. Tuttavia, meno di 3 mesi dopo Marshall avviò la procedura di divorzio citando come motivo “la rottura del rapporto matrimoniale” (che nel Michigan è l'unica ragione per cui un divorzio può essere approvato). 

Come se non bastasse, pochi mesi più tardi la morte di Proof darà il via ad un vero e proprio inferno, “sto cercando di fare bene su questa terra ma è l'inferno da quando ci sono arrivato” ( “it’s ok” dall’album “Infinite”). “Dopo la sua morte sapevo di non potermi fidare più di nessuno, è stato un duro colpo, trascorrevo le mie giornate impasticcandomi e piangendo. Un giorno non riuscivo più ad alzarmi dal letto, non volevo alzarmi neanche per andare al bagno. Il giorno del suo funerale ero talmente fatto da pensare di assistere al mio.”

Proprio questa profonda depressione lo spingerà verso uno smodato desiderio di cibo , arrivò a pesare la bellezza di 100 Kg, [30 kg in più del suo pesoforma. Marshall è altro 174 cm ndr] era irriconoscibile, per non contare le conseguenti crisi respiratorie che l’ingente peso gli causavano. Infine, la dipendenza da sostanze psicotrope e tranquillanti lo condurrà ad un passo dal baratro culminando con l’overdose di metadone del Dicembre del 2007. “ Mi sono alzato per andare al bagno ma sono caduto, tentavo di rialzarmi ma non ci riuscivo, mi sentivo come paralizzato”. Marshall aveva incamerato l’equivalente di 4 dosi di eroina. Se si fosse intervenuti solo due ore più tardi sarebbe stato il buio eterno.

“Ho preso per la prima volta il Vicodin quando avevo 24 o 25 anni. Mi piaceva qualsiasi cosa contenesse codeina. E' stato facile all'inizio. Non avevo i soldi per rimanere davvero coivolto nelle droghe. Le prendevo solo quando me le offrivano. Ma quando la mia carriera è decollata e il pubblico è cresciuto, i ritmi più frenetici, le usavo come supporto per calmare i miei nervi. Specialmente i sonniferi. Le droghe mi rendevano pigro in tutto. Avrei voluto solo impasticcarmi, sedermi, guardare la tv e mangiare patatine – e guardare altra TV.” Queste le parole le rapper in merito alla sua dipendenza.

“Guardando indietro adesso, mi rendo conto che ho toccato il fondo con l’overdose ma quando mi sono trovato in un buco così profondo, ho capito che non potevo più prendere nessuna droga, nessuna pasticca , né qualsiasi altro tipo di stimolante. Non posso prenderle perché mi piacciono troppo. Meno di un mese dopo la ricaduta . Nel giro di poche settimane aumentavo gradualmente fino a prenderne quanto prima. Poi ho finalmente realizzato di avere un problema e ho chiesto aiuto. Ma non potevo tornare in riabilitazione [come nel 2005]. Quando ci sono andato la prima volta, mi sono sentito come un cartone animato che camminava in una stanza con delle persone reali e tutti i loro occhi erano puntati su di me, era troppo per me. Ero ancora nella fase in cui avevo un problema a dire :” Il mio nome è Marshall e sono un tossico dipendente.” Ho odiato me stesso per essere stato così debole. Mi dicevo di avere la situazione sotto controllo, ma in realtà non potevo. Sapevo che avrei deluso i miei figli a causa della droga e pensavo:” Se loro mi guardano come se io fossi Superman, e poi li deludo tutti?”. Mi sentivo debole ma sapevo che nessuno pensava che lo fossi. Così mi sono rivolto privatamente ad un analista che mi ha aiutato. Poi ho iniziato a correre come un pazzo per perdere peso, 17 miglia al giorno, tutti i giorni, era quella la mia droga. C’erano dei giorni in cui non riuscivo a camminare.”

Capiva di avere la necessità di stare vicino alla sua famiglia, “non puoi chiamarti padre e poi presentarti alle tue figlie una volta ogni tanto, sono un padre  prima ancora di essere un rapper. Cascasse il mondo, mia figlia viene prima di tutto il resto.” – è sua figlia Hailie, infatti,  la sola cosa a parte la musica che fa brillare gli occhi azzurri di Eminem. 

 

Dopo la lunga battaglia contro la droga, il 2009 è l’anno del suo grande ritorno sulle scene, riceve il premio come migliore artista dell’ultima decade ed  esce l’album “Relapse”, uno dei dischi piu' venduti dell'anno. Lo scorso gennaio viene premiato con due Grammy, arrivando così a quota undici Oscar messi in fila nella sua folgorante carriera. “Quando è stato pubblicato Relapse non ero deluso . Mi sono sentito così dopo, rivalutando il mio lavoro – cercando di capire perchè le mie canzoni non suonavano come erano solite fare. Il gioco era finito. Ero caduto. C'è stata sicuramente una mancanza di onestà personale”.

 

Il 21 Giugno 2010 esce in tutto il mondo Recovery, settimo album da solista di Eminem ed è la svolta, come indica il titolo stesso dell'album (“Recupero”). Critici e sostenitori si dividono ancora una volta : è un album difficile, non tanto da capire, quanto da accettare e da collocare. C'è chi sostiene che il rapper maledetto sia diventato improvvisamente buono e per questo forse, anche un pò noioso; c'è chi ne apprezza il cambiamento, la crescita, l'ampiamento di vedute, e c'è addirittura chi sostiene che la riabilitazione gli abbia per sempre sottratto il suo talento. E' senza dubbio un successo : l'album ha all'attivo oltre 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo (non male data l'attuale situazione di crisi dell'industria discografica) e fa incetta di premi. [Recoery è l'album più venduto del 2010 ndr]

 

“Not Afraid” (Io non ho paura) è il primo singolo estratto dall'album, ed è non solo il racconto di un uomo, della sua crescita umana e professionale ma anche un invito, un tendere la mano a chi soffre o ha sofferto come lui, a chi ha la sensazione di non farcela. Un grido di rabbia e di dolore e al contempo, un messaggio di speranza. “Sono tornato a scuola e mi sono diplomato, non so se questo conti qualcosa ma io ne sono orgoglioso”.Un uomo che riesce finalmente ad uscire dalla prigione in cui si era autorecluso, che rompe quel muro di cemento per mostrarsi finalmente alla luce del sole in tutta la sua interezza, in tutta la sua bellezza, quel paradiso interiore che aveva nascosto per molto, troppo tempo. Da pochi mesi ha celebrato oltre che il suo 38esimo compleanno, cosa ancora più importante,  2 anni e mezzo di sobrietà e nel settembre 2010 ha calcato il palco di Detroit e, dopo, quello di New York assieme a Jay-z  per la prima volta senza essere sotto l’effetto di stupefacenti. “Non è stato semplice, sono stato capace di guardare i miei fans negli occhi come non avevo mai fatto, era la sola adrenalina a darmi la forza di mandare la folla in delirio, non pensavo di esserne capace”.

 

Il Los Angeles Times ha aperto la prima pagina con il titolo “Eminem Is Back” proprio per sottolineare il ritorno in grande stile del rapper, che ha messo a segno ben 10 nominations in vista della 53esima edizione dei Grammy Awards ed appare dunque il superfavorito per gli Oscar della musica americani che si svolgeranno a Los Angeles il 13 febbraio. Eminem si e' aggiudicato, tra le altre, la candidatura alla doppietta piu' ambita: miglior album con “Recovery” e miglior canzone con “Love the way you lie”. 

 

Per chiudere in bellezza, un anno da favola come è stato il 2010 per lui, la DreamWorks ha annunciato di aver arruolato Eminem e Kurt Sutter (che è un autore-produttore-regista, tra i suoi capolavori il telefilm – Sons of anarchy -) per il film “Southpaw”. Eminem interpreterà il ruolo di un pugile nella categoria welter (i “welter” sono posizionati tra i “superleggeri” e i “medi” ed il loro peso deve essere compreso tra i 65 e 69 Kg.) in rapida ascesa verso il successo ed il titolo, ma vedrà il suo mondo crollare. Il film parlerà della sua lotta per recuperare la gloria passata. Sutter dice: “Ho incontrato i producing partners di Marshall nel corso degli ultimi 7 anni, per cercare di fare qualcosa insieme. Sapevo che era molto selettivo ma c’è così tanto delle sue lotte personali in questo ultimo album molto onesto e crudo, che mi ci sono sentito connesso su vari livelli. Marshall ama la boxe, ed il film è, in un certo senso, la continuazione di “8 Mile”, tuttavia più che una biografia noi stiamo facendo una narrazione metaforica del secondo capitolo della sua vita. Eminem interpreterà un campione della boxe che ha toccato il fondo, e dovrà lottare per ottenere indietro la propria vita per la sua giovane figlia. Amo molto il titolo del film perchè si riferisce proprio a Marshall (“southpaw” si riferisce, nello sport, a chi è mancino. Inoltre come ben si sa, Em è mancino), il mancino è per la boxe quello che un rapper bianco è per l'hip-hop: pericoloso, indesiderato e completamente non ortodosso. E' molto più dura nella boxe per un mancino, che non per un destrimane.” Kurt Sutter inizierà a scrivere la sceneggiatura immediatamente ed una bozza sarà già pronta per il mese di febbraio. David Schiff sarà il produttore esecutivo della pellicola.

 

Marshall Mathers è tutto questo e molto altro: un uomo che si rivolge alle figlie così come migliaia di adolescenti hanno sempre sognato, senza filtri, con onestà e rispetto. Ma nella loro, nella nostra immaginazione, Marshall non è solo questo: ha le caratteristiche dell'amico e del compagno che incessantemente continuiamo a cercare negli occhi e nelle braccia dei tanti, ma più di tutto, Marshall è la battaglia di quel fiore che lotta attraverso una crepa nel cemento, lotta che noi tutti dovremmo condividere e che dovremmo sentire, per questo, anche un pò nostra.

Realizzazione: Gap91

Revisione: Mery Josephyne

** Le parti di interviste all'interno della biografia sono estratte da interviste tradotte direttamente dal nostro sito internet. Consulta la sezione Interviste QUI

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