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Eminem, nuova intervista su Revival per la NPR

Eminem

Un paio di giorni fa, Eminem, ha rilasciato una nuova intervista con Michel Martin per la NPR, parlando ovviamente del suo nuovo album Revival, e anche delle sue impressioni riguardanti “l'amatissimo” Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump

Vi riportiamo l'intervista integrale di Eminem per NPR

Domanda:

L'ultima volta in cui ci hai parlato nel 2010, avevi appena rilasciato Recovery, ed in effetti stavi recuperando: Avevi avuto problemi di tossicodipendenza ed eri sopravvissuto ad un'overdose. E quindi la cosa più importante è, come stai di salute?

Eminem: Spero sia buona. Speravo di avere una risposta migliore. Mi alleno regolarmente, corro, provo a sollevare pesi per quanto io possa e mangio bene. Quindi sì, penso di stare bene.

Risposta:

C'è tanto di cui voglio parlare per quanto riguarda Revival, ma iniziamo con la copertina: E' una specia di bandiera Americana trasparente con quello che sembra essere un uomo con la testa fra le mani, come se fosse una posa di dolore. Perchè questa immagine per la copertina, e perchè questo titolo?

Beh, il titolo, più o meno, era giusto per ciò di cui l'album parla, e quando le canzoni sono iniziate ad arrivare una dopo l'altra, mi sembrava sempre più giusto chiamarlo così. La copertina raffigura me con la testa rivolta verso il basso, perchè per quanto io ami questo paese, c'è un sacco di roba su cui dobbiamo lavorare. C'è un sacco di roba dove dobbiamo migliorare. Mettiamola così, amo il nostro paese, ma in questo momento sono arrabbiato con esso.

Domanda:

E' stato un momento di epifania per te, o è qualcosa su cui lavori da tanto?

Risposta:

E' qualcosa su cui lavoro da un bel po'. Guardare tutta la roba su Trump è stato…frustrante.

Domanda:

Quale parte è stata frustrante?

Risposta:

Tutto! Quale parte non lo è stata? Penso di averlo reso abbastanza chiaro nell'album su ciò che penso di lui, quindi non voglio iniziare a parlarne se no non mi fermo più. Ma penso che, semplicemente guardando come la situazione si sta evolvendo e guardando cos'è successo con Obama e i passi che abbiamo fatto in avanti…sembra che abbiamo fatto lo stesso numero di passi, ma all'indietro, e siamo tornati al punto di partenza. Sai, all'inizio pensavo: “Perchè no? Sembra un buon uomo d'affari. Forse può aiutare con il deficit o roba del genere”. E poi l'ho sentito parlare. E più parla, più la sua vera identità va mostrandosi. Lo stavo guardando in diretta quando stava dicendo che, quando il Messico manda le proprie persone (negli USA), non manda i propri migliori uomini, ma stupratori e assassini. E lo guardavo pensando “Yo, ma è…? Non può dire queste cose.”

Domanda:

In caso qualcuno fosse all'oscuro di come tu la pensi , prima che il tuo album uscisse, hai partecipato ai BET Hip Hop Awards con un freestyle diretto al Presidente, che ha ricevuto un sacco di attenzioni (il freestyle). Era qualcosa che avevi pianificato?

Risposta:

Beh, avevo parlatop con alcune persone di BET. Il piano originale era di andare là e farlo live, ma il problema era la gente con i telefoni, che avrebbe potuto farlo trapelare prima del tempo. Sapevo quello che volevo dire, ma poi il piano è cambiato, quindi l'abbiamo registrato qui a Detroit. Il concetto del video, il modo in cui è stato filmato, era una specie di tributo a “You're Gonna Get Yours” dei Public Enemy. Ma era solo una piccola parte di quello che volevo dire su di lui. L'ho fatto per attirare la sua attenzione, per vedere se avrebbe detto qualcosa, e poi ho avuto qualche idea. Alla fine, se riesco a far cambiare idea a qualche persona, a fargli rendere conto che questo tizio non sta facendo quello che aveva promesso… Le persone che hanno votato per lui forse pensavano ciò che pensavo io all'inizio. Ed erano disposti a sorvolare su tutto il resto delle cose che diceva, perchè Trump ha una buona parlata. Ma se non sei uno che controlla i fatti, che non controlla la verità su ciò che dice… come “La disoccupazione è calata ed è a livelli più bassi di sempre e i mercati sono…” Cioè, se non hai voglia di controllare, potresti anche credergli. E poi dice che tutto ciò che è anti-trump sono notizie false. Tutto ciò che gli fa comodo invece è vero. C'è questa realtà alternativa che ha creato per sè stesso e per le persone che lo seguono ancora. Quindi, il mio obbiettivo è di far cambiare idea alla gente, oppure semplicemente dire “Che si fotta”, perchè se a quella persona non piacevo dall'inizio, difficilmente, guadagnerò un fan.

Domanda:

Raccomantami come è nata l'idea per “Untouchable”. E' come se fosse una scena di una recita, dove le persone stanno parlando fra di loro, o forse attraverso un muro. Tu riesci ad immaginarti entrambi che ci parlano, ma che non si sentono fra di loro. Dimmi a cosa stavi pensando.

Risposta:

Beh, se ricordi, circa due anni fa, appena ti svegliavi sentivi al telegiornale notizie su uomini di colore uccisi dalla polizia per niente. Pensando alla cosa che è successa a Michael Slager e Walter Scott, a cui hanno sparato nella schiena…e a cui è stato piazzato un taser di fianco, come se il poliziotto avesse già la storia pronta. E poi Philando Castile, che aveva la mano in tasca per prendere il portafoglio, e diceva “Ho un'arma, ma ho la licenza per portarla” e viene ucciso….E' stata una di quelle cose che continuano ad aggravarsi ed era da tantissimo tempo che volevo dire qualcosa, ma volevo dirla correttamente. Voglio essere sicuro di esporre tutti i miei punti nella maniera corretta.

Domanda:

Pensi di esserci riuscito?

Risposta:

Lo spero.

Domanda:

C'è stata però una respinta nella “blogosfera”, la gente dice che tutti ormai ci sono arrivati, che questi non sono nuovi pensieri.

Risposta:

No, non sono pensieri nuovi. Sicuramente no…Non sto dicendo che “Tutta la polizia è cattiva.” Sto dicendo che questa è la prospettiva del poliziotto bianco razzista. Questo è quello che mi ha fatto infuriare, e due anni fa ero così agitato che non riuscivo neanche a scriverne a riguardo perchè i miei pensieri erano troppo sparpagliati. Quando mi agito a volte mi arrabbio e non riesco a pensare razionalmente. Avevo bisogno di calmarmi un secondo, e riunire i miei pensieri su un foglio perchè, come ho detto, volevo essere sicuro di dirlo al modo giusto. Ma se le persone pensano che io non lo abbia fatto, non lo so.

Domanda:

Senti di star aiutando a vedere le persone che prima non lo facevano? O è più un voler essere chiaro riguardo alla tua posizione?

Risposta:

Beh, entrambi, ma è più, speriamo, essere in grado di aprire gli occhi alle persone. Tra questa canzone e la canzone di Joyner Lucas “I'm Not Racist” – in realtà questa è una storia divertente perché avevo il presentimento che questa canzone stesse arrivando. Non conosco Joyner personalmente, ma abbiamo un amico in comune, e ha finito per chiamare il mio amico Royce da 5'9″, e gli ha detto di volermi far vedere questo video. E quando mi è arrivato, è stato davvero, davvero ottimo e super potente. E ho pensato, sai cosa?  Speriamo che tra la sua canzone e la mia possiamo aprire gli occhi a qualcuno e magari far avanzare il movimento e l'argomento.

Domanda:

Ci sono un sacco di storie sui notiziari riguardo alle donne violentate, o non felici del modo in cui vengono trattate al lavoro. Sai per certo che durante la tua carriera le persone hanno ascoltato i tuoi versi e si sono stupiti del tuo comportamento contro le donne. Ora che sei in questa fase della tua carriera, guardi le cose del passato in modo differente? C'è qualcosa che avresti voluto dire in modo diverso?

Risposta:

Beh, innanzitutto credo che sia giusto che queste donne prendano una posizione, per certo. Perché so che questa merda accade e se le donne sono messe nella situazione in cui qualcuno in una posizione di potere gli dice “Se vuoi scalare i ranghi, questa è quello che devi fare, è sbagliato.

Per quanto mi riguarda, sento di aver percorso la linea della sfacciataggine. Credo che come essere umani abbiamo tutti dei lati diversi; il lato serio, quello dark humor, cose del genere. Quindi è per questo che ho sempre messo un avvertimento lì fuori. Credo che le persone dovrebbero essere in grado di sapere ora quando sto scherzando e quando no, in dipendenza al tono della canzone. Credo che si debba avere un po' di buonsenso, a parte il fatto che ho delle figlie.

Domanda:

I bambini sono i nostri più rigidi critici. Ora che [i tuoi] sono grandi abbastanza da ascoltare la tua musica, hanno delle opinioni da condividere con te?

Risposta:

In realtà no, perché sanno che papà è solo papà… Questo è quel che succede: Quando sto scrivendo, qualche volta un'idea o un verso mi salta in mente, e penso “Yo, questo pensiero è un casino” e addirittura rido di me stesso o dico “Sai cosa? Questo sarebbe addirittura troppo” Quindi, sono andato troppo oltre? Probabilmente sì, chi lo sa. Ci sono momenti in cui non penso di essere andato oltre. Dipende dalla cosa. Mi viene chiesto, come mai ho bersagliato le cantanti pop all'inizio e non lo sto facendo molto ora? E la mia risposta è che il nome di qualcuno non si incastra per bene nello schema delle rime. Se il nome di qualcuno mi viene in mente e rima esattamente con quello che sto dicendo, questo è quello che cerco in esso. Da artista sento come se non riuscissi veramente ad essere una cosa. Non voglio essere unidimensionale perché ci sono così tante angolazioni dalle quali sento di poter scrivere.

Domanda:

Nella canzone “Castle” dici di aver finito e noi speriamo che non sia vero. Come descriveresti questo punto della tua carriera?

Risposta:

Non lo so. Sono in una posizione divertente, sai? L'hip hop esiste da tanto, ma non so se talmente da tanto da sapere quanto lontano un artista può durare. Ci sono ancora persone come me e Jay-Z. Anche Redman c'è ancora, per me. Non sono sicuro di quel che farò dopo, ma sono ancora appassionato dalla musica, e dall'hip hop.

Ed ecco l'audio originale dell'intervista:

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