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Eminem, l’assalitore ammette: “Volevo ucciderlo”

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Circa 4 mesi fa il sito TMZ riportava la notizia riguardo ad un’invasione subito da Eminem nella sua casa di Detroit, avvenuto all’inizio del mese di aprile da parte del suo assalitore, il fan Matthew David Hughes.

Scopriamo solo oggi maggiori dettagli grazie alla testimonianza dell’agente di polizia di Clinton Township, Adam Hackstock. Il poliziotto ha dichiarato che l’assalitore ha agito il 5 Aprile e che ha parlato con il rapper per più di un’ora, dopo l’arresto di Hughes.

Durante un esame preliminare nel tribunale distrettuale della contea di Macomb, ha inoltre raccontato che:

Quando il signor Mathers gli ha chiesto perché [Huges] fosse in casa sua, gli è stato risposto che era lì per ucciderlo. Eminem ha riferito di aver scortato l’assalitore attraverso una zona TV, una sala giochi e un campo da basket fino ad una uscita fuori casa e ha detto che Hughes non aveva un’arma“.

Pare che l’avvocato difensore di Hughes, fuori dall’aula, abbia commentato la faccenda appellandosi a “una sorta di problemi mentali” di cui potrebbe soffrire Hughes.

Hughes è attualmente in stato di fermo, accusato di invasione domestica di primo grado e distruzione dolosa di proprietà. Stamattina, Eminem non era presente in tribunale e il suo procuratore ha seguito il procedimento tramite video.

Qui di seguito il poliziotto Adam Hackstock parla dell’assalitore di Eminem:

Restate sintonizzati per ulteriori sviluppi sulla vicenda.

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