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Eminem e le accuse di omofobia

Eminem e le accuse di omofobia

Il termine “omofobia“, nel senso più generale, indica l'avversione nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali.

Chi segue Eminem dagli esordi, non avrà potuto evitare di sentir parlare della sua presunta omofobia.

Quello che molti ci chiedono o si chiedono è: “Eminem, è davvero omofobo?

Eminem e le accuse di omofobia

La carriera del rapper partì col “botto” in merito a questo argomento; il suo singolo d'esordio, “My Name Is“, fu infatti censurato più e più volte. A quanto si dice, infatti, Marshall avrebbe rappato all'inizio della seconda strofa:

“My English teacher wanted to have sex in junior high

The only problem was, my English teacher was a guy”

“L'insegnante di Inglese voleva fare sesso con me alle medie

L'unico problema era, che l'insegnante di inglese era un uomo”

Queste frasi furono quindi censurate e sostituite; l'artista che compose la traccia, [Labi Siffre, I Got The… ndr] dalla quale venne poi estratto il sample utilizzato per creare “My Name Is”, era un omosessuale.

Se è vero che sin dagli esordi Eminem venne bersagliato dalle polemiche, è vero anche che non mancarono le risposte da parte del rapper, che tentò di spiegare a tutti il suo punto di vista: sostenne infatti sin da subito il fatto che i suoi testi non dovevano mai essere presi sul serio e di non provare alcun odio verso gli omosessuali. Le sue dichiarazioni, però, non evitarono ai suoi album “The Slim Shady LP” (1999) e  “The Marshall Mathers LP” (2000) di subire pesanti polemiche dalla comunità gay.

Da “The Real Slim Shady“:

“But if we can hump dead animals and antelopes

Then there's no reason that a man and another man can't elope [eww!]”

“Ma se possiamo farci animali morti e antilopi

Poi non c'è ragione per cui un uomo e un altro uomo non possano scappare insieme [bleah!] “

Eminem e le accuse di omofobia

Ancora più importanti sono le liriche di “Criminal“:

“My words are like a dagger with a jagged edge

That'll stab you in the head, whether you're a fag or lez

Or the homosex, hermaph or a trans-a-vest

Pants or dress, hate fags? the answer's “yes”

Homophobic? Nah, you're just heterophobic”

“Le mie parole sono come un pugnale con la lama seghettata

Che ti si conficcheranno in testa, che tu sia frocio o lesbica

O omosessuale, ermafrodita o travestito

Pantaloni o vestito, odio i gay? La risposta è “si”

Omofobico? Nah, voi siete eterofobici”

Come per le accuse di misoginia, anche in questo caso, le comunità gay e non, ignorano forse quella componente fondamentale di cui abbiamo parlato, che è il linguaggio spregiudicato e “cattivo” che contraddistingue questo genere musicale, l'hip-hop appunto, così complesso e tanto amato/odiato dal grande pubblico. Ci sono stati grandi artisti rap, che hanno ugualmente utilizzato parole come “troia” o “frocio”, e molti dei quali non sono stati mai bersagliati con polemiche o dimostrazioni di massa, come successe a Eminem a cavallo degli anni 1999 – 2003.

Eminem e le accuse di omofobia

Sempre all'interno del pezzo “Criminal” (contenuto nel disco di diamante “The Marshall Mathers LP, 2000”) non mancano riferimenti a personaggi gay famosi; ma forse, più che guardare all'insulto in quanto tale, si dovrebbe guardare un po' oltre e prendere la traccia per quello che è: Slim Shady nella sua più immensa espressione artistica: “I'm the bad guy, who makes fun of people that die[sono il cattivo ragazzo che si prende gioco della gente che muore ndr

“Hey, it's me, Versace! Whoops, somebody shot me!

And I was just checking the mail, get it? Checking the 'male'?”

“Hey, sono io, Versace! Oops, qualcuno mi ha sparato!

E stavo solo controllando la posta, l'hai capita? Controllava l'”uomo*

*Gioco di parole tra “mail”, “posta” e “male”, “uomo”

Proseguendo con la nostra analisi, risulta impossibile non citare “Ken Kaniff”!

Ken è un personaggio omosessuale interpretato e inventato da Eminem stesso, a cui vengono dedicati vari “Skit” all'interno degli album.

Ad esempio, lo skit di Ken contenuto in “The Marshall Mathers LP” è  sicuramente una delle “tracce” sessualmente più esplicite dell'intera scena hip-hop.

Eminem lo dedica ai suoi rivali di quel periodo, ovvero gli “Insane Clown Posse”, che si vedono impegnati a fare del sesso orale con “Ken Kaniff”, che nella foga del momento viene chiamato “Eminem” dai componenti del gruppo, come se questi stessero fantasticando proprio sul rapper di Detroit.

Il personaggio è presente anche nel DVD-Cartone “The Slim Shady Show”.

Eminem e le accuse di omofobia   Eminem e le accuse di omofobia

La copertina del dvd “The Slim Shady Show” e il personaggio Ken Kaniff.

Con queste continue provocazioni, le sole dichiarazioni, in cui Eminem ammetteva che tutto questo riguardava “solo la musica”, non bastarono.

La GLAAD (La Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) si scagliò contro il rapper e manifestò varie volte contro di lui; Lynne Cheney [moglie dell' allora vicepresidente degli USA] dichiarò che i suoi testi erano violenti e misogini; chiunque parlasse di Eminem in quel periodo, parlava di omofobia, violenza e misoginia. Poche persone di rilievo presero le difese del rapper, spiegando che questa era solo un '”atteggiamento” da rapper, un rapper con la sua storia difficile, con la sua rabbia da raccontare e le sue problematiche e anche forti esperienze di vita; pochi furono in grado di accorgersi della vera persona dietro tutto questo, quella di Marshall Mathers.

Difendersi durante quegli anni, per Em, fu così difficile che ci volle qualcosa di più di una dichiarazione scritta o di un'intervista da rilasciare in TV.

Quando arrivò il momento più atteso dal mondo della musica, ovvero la notte dei Grammy Awards nel 2001, l'album di Eminem non solo era il favorito per la vittoria come “miglior album hip hop dell'anno”, ma vantava anche singoli come “The Real Slim Shady” e la storica “Stan” che avevano dominato le classifiche mondiali per quasi tutto l'anno. Fu per questo motivo che molti protestanti, per lo più attivisti dei diritti gay, decisero di manifestare fuori dall'edificio dove si sarebbe svolto lo show, impugnando cartelli con scritte e frasi come “premi alla musica, non all'odio” o “manifestazione contro l'odio” e molti altri. I manifestanti e i critici erano così determinati ad affossare la figura di Eminem e a cercare di impedire che ricevesse qualche premio, che mai si preoccuparono di scavare più a fondo e cercare di scoprire chi davvero fosse quel ragazzo biondo con gli occhi azzurri, così tanto amato dalle masse. E lui rispose alle accuse e alle critiche nel modo migliore che conosceva: facendo musica.

Eminem e le accuse di omofobia

La notte del 21 Febbraio 2001, alla 43esima edizione dei Grammy Award, Eminem decise così di cantare dal vivo “Stan” accompagnato da Elton John (omosessuale dichiarato) per dimostrare di non aver nessun problema contro gli omosessuali. Elton era riuscito a capire che molte canzoni di Eminem erano scritte dalla prospettiva dello squilibrato “Slim Shady”, e che erano frutto principalmente dell'ambiente in cui Marshall era cresciuto. Venne quindi cantata “Stan” con John al posto di Dido, dando vita a uno dei più memorabili duetti nella storia dei Grammy, e della musica in generale, che si concluse con un abbraccio e l'inizio di una grande amicizia!

Eminem e le accuse di omofobia   Eminem e le accuse di omofobia       

Eminem e le accuse di omofobia  Eminem e le accuse di omofobia

Lo stesso Elton John, parlando dell'esibizione in un'intervista per Rolling Stone, avrebbe ammesso che:

Non ci eravamo mai incontrati o parlati, quindi ero un po' intimidito. Ma quando abbiamo iniziato a cantare e Eminem ha fatto la sua entrata, mi sono venuti i brividi, come quelli che non sentivo dalla prima volta che ho visto Jimi Hendrix, Mick Jagger […] Eminem vive, dorme e respira musica [..] Sin dall'inizio ho ammirato il modo di pensare di Eminem. Ecco la ragione per cui ho voluto apparire ai Grammys con lui quando me l'hanno chiesto, nonostante tutte le voci che lo descrivevano omofobico e violento. Tutti i “Boy George” del mondo (figura predominante nella cultura gay ndr) si alzarono in piedi. Se non l'hanno fatto significa che non avevano l'intelligenza per capire la sua intelligenza (di Eminem ndr), questo è un loro problema.”

Recentemente, invece, sempre in un'intervista per Rolling Stone, ha ribadito che la sua amicizia con il rapper è duratura e sincera:

“Non ci vediamo molto, ma ci sentiamo spesso. Sta lavorando tanto [riguardo al restare sobrio ndr], e questo lo ha cambiato profondamente. Ho visto una foto di lui in una rivista e sembra ancora un ragazzino di 17 anni, sono molto contento per lui …scherziamo e ridiamo tantissimo. Ci chiamiamo “troietta” a vicenda. Gli ho chiesto come sta andando e gli ho detto quanto sono fiero di lui. Ha un gran senso dell'umorismo. Quando io e David ci siamo sposati ci ha mandato un regalo, in una scatola, su un cuscino di velluto, c'erano due anelli per il pene di diamante. Se per voi questo è essere omofobico…”

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Nonostante la performance di “Stan”, accompagnata da una figura così importante all'interno dell'industria musicale, per di più gay, come Elton John, ci furono altre accuse contro Eminem, poco prima dell'uscita del suo nuovo lavoro: “The Eminem Show”.

Moby, cantante e compositore statunitense, asserì che i fan di Eminem avevano le “mani sporche di sangue” per aver favorito la diffusione di questi testi omofobici e misogini, arrivando a definire il rapper persino razzista e anti-semita;

La risposta di Marshall non solo non si fece attendere, ma non si potè nemmeno definire diplomatica. Fu tramite i versi di “Without me” che il biondino espresse il proprio disappunto nei riguardi del compositore, attraverso l'atteggiamento che lo ha sempre contraddistinto:

“And Moby? You can get stomped by Obie

You 36-year-old baldheaded fag, blow me”

“E Moby? Potresti essere pestato da Obie

Tu frocio 36enne pelato, succhiamelo”

Eminem e le accuse di omofobia

La parentesi con Moby e le ormai fievoli e ripetitive accuse contro Eminem, non furono sufficienti ad impedire a “The Eminem Show” di diventare disco di platino prima, e di diamante poi, e forse uno degli album più belli della sua carriera, insieme a “The Marshall Mathers LP”. Quando uscì 8 Mile, film in cui Eminem veste i panni di un rapper bianco, Jimmy Smith Jr, che cerca di farsi strada in un ambiente carico di odio e di razzismo nei confronti della comunità bianca, risulta impossibile non riscontrare somiglianze impressionanti tra la vita di Jimmy e quella di Marshall. Molti critici parlarono di biografia romanzata del rapper, che dichiarò successivamente che girare 8 Mile fu come andare in analisi, poiché fu come rivivere la sua vita prima della fama: è in questo momento che Eminem compone il capolavoro musicale che tutti conosciamo, Lose Yourself, che recentemente ha spiegato essere un parallelismo appunto tra la vita di Jimmy e quella di Marshall Mathers.

Nel film, Jimmy è protagonista di numerosi freestyle di strada e in uno di questi prende le difese di un collega gay, che viene insultato in una battaglia che nasce durante la fila per il pranzo.

Eminem e le accuse di omofobia

Successivamente, la figura di Eminem smise di somigliare a quella di un demone, malvagio e piendo d'odio, per le nuove generazioni. Forse perché i suoi successivi dischi non furono all'altezza dei precedenti, sia in termini di vendite che di singoli di successo, o forse perché lo stesso Eminem smise realmente di essere così provocatorio come un tempo [anche se ricordiamo, in alcuni paesi, Encore venne ritirato dal mercato per la copertina inneggiante al suicidio, motivo per il quale anche le vendite ne risentirono], se non a piccoli tratti, come ad esempio in “We Made You”, dove Eminem invita Lindsay Lohan a tornare etero, vista la sua [presunta] omosessualità [a quell'epoca la Lohan aveva una relazione lesbo con la dj Samantha Ronson ndr], oppure nella traccia “Underground”, dove dice di voler gettare una lesbica nel cemento fresco.

Ecco un video relativo alle proteste di quel periodo, con alcune interviste a Eminem, nelle quali tenta di spiegare il suo punto di vista:

*Pantaloni, non pantaloncini – Criminal, Traduzione ndr

Sicuramente, analizzando i periodi in cui le contestazioni erano davvero forti e accese, possiamo affermare due cose con certezza:

– La prima è che negli anni 2000 ancora la tolleranza verso gli omosessuali era di fatto più difficile di oggi; sicuramente si trattava di un argomento assai più delicato e complesso, e dunque Eminem finì in un vortice di controversia e polemica portata avanti da persone che si sentivano costantemente minacciate dalla società stessa, e guidate sostanzialmente dalla paura che le generazioni future, consumatrici insaziabili della musica hip hop di quegli anni, e di Eminem in particolare, potessero nutrire anch'esse il sentimento di odio e di intolleranza che si cercava di sconfiggere a quel tempo;

– La seconda è che certamente faceva rumore e notizia il fatto che un ragazzo bianco fosse così “nero” e così vero in un ambiente che non era il suo, a livello di razza, ma che assolutamente gli apparteneva. Spaventava il fatto che riuscisse a vendere così tanto, un genere che fino a prima era rimasto sempre circoscritto a pochi fortunati, i quali riuscirono ad avere un enorme successo. Eminem ha cambiato il gioco e le regole, facendole sue. Spaventava che riuscisse a raggiungere il mercato mondiale, con tanta facilità e con rime tanto forti e accese, che si sentì il bisogno di censurarlo a tutti i costi.

Eminem e le accuse di omofobia   Eminem e le accuse di omofobia

Così, quando Eminem torna, nel 2013, di nuovo con i capelli ossigenati e in forma smagliante, i critici si rimettono in allerta. Lo stesso Eminem nella traccia “Rap God” scherza sull'essere censurato, ma ne inizia a capire i veri motivi, dicendo:

“So I crunch rhymes, but sometimes when you combine

Appeal with the skin color of mine

You get too big and here they come trying to censor you

Like that one line I said on “I'm Back” from the Mathers LP 1

Where I tried to say I'll take seven kids from Columbine

Put 'em all in a line, add an AK-47, a revolver and a nine

See if I get away with it now

That I ain't as big as I was, but I've morphin' into an immortal”

“Così sgranocchio le rime, ma a volte quando metti insieme

l'attrazione e il colore della mia pelle

diventi troppo grande ed ecco che provano a censurarti

come quel verso che ho detto in 'I'm Back' da Mathers LP 1

quello dove ho provato a dire che prendo sette bambini della Columbine

li metto tutti in fila, aggiungo una AK-47, un revolver e una 9mm

vediamo se riesco a farla franca adesso

che non sono così grande come una volta, ma mi sono trasformato in un immortale”

Tornando biondo come Slim Shady e decidendo di chiamare il suo nuovo disco “The Marshall Mathers LP 2” , facendo quindi tornare alla mente tutti i ricordi del suo album più contestato di sempre, le polemiche si riaccendono, con delle rime che troviamo ancora nella platinata “Rap God”

Eminem e le accuse di omofobia

“I'll still be able to break a motha-fuckin' table

Over the back of a couple of faggots and crack it in half”

“Sarò ancora capace di rompere un fottuto tavolo

Sulla schiena di una coppia di froci e romperlo a metà”

ed ancora:

“Little gay-lookin boy

So gay I can barely say it with a 'straight' face, lookin' boy

You're witnessing a mass-occur

Like you're watching a church gathering take place, looking boy

Oy vey, that boy's gay, that's all they say, looking boy “

“Piccolo gay, looking boy

Così gay che posso amalapena dirlo senza fare smorfie*, looking boy

Tu sei testimone di un avvenimento di massa

Come se guardassi un incontro religioso avere luogo, looking boy

Oy hey, quel ragazzo è gay, questo è tutto ciò che dicono, looking boy“

*”straight face” significa “faccia seria”, ma “straight” significa anche “etero”. Ennesimo gioco di parole!

E nuovamente Eminem si trova a dover rispondere alle vecchie accuse, e lo fa attraverso le interviste, come quella alla rivista “Rolling Stone”, in cui spiega:

“Non so più come dire quello che ho già detto un milione di volte. Ma quando rappo in quel modo, quel genere di parola non ha niente a che fare con gli omosessuali. È come quando chiamiamo qualcuno stronza (bitch) o coglione (asshole). Quando rappo, nel mezzo di una battaglia e le rime vanno avanti e indietro nella mia testa, voglio sentirmi libero di dire quello che voglio dire e non preoccuparmi di quello che offende la gente. Ho preso in giro altre persone, me stesso, ma voglio dire che non ho alcun tipo di problema con gay, etero, trans e tutto il resto. Sono felice di vivere in un’epoca in cui si inizia davvero a intravedere la possibilità per tutti di vivere le proprie vite ed esprimere se stessi. Non so più come dirlo…”

Eminem e le accuse di omofobia    Eminem e le accuse di omofobia

Ma Eminem ormai non è da solo a difendersi, e se nel 2001 il gay dichiarato Elton John prende le sue difese, nel 2013 lo fa la cantante Sia, con la quale il rapper ha collaborato in due pezzi “Beautiful Pain” e “Guts Over Fear” e che è, anch'essa, dichiaratamente omosessuale:

“So personalmente che lui non è omofobico, è un grande artista. Non lavorerei mai con qualcuno che è omofobico, lui può essere frainteso nel modo peggiore dagli ignoranti e questo mi fa paura, ma lo rispetto come artista e persona. Ha un alter ego chiamato Slim Shady che rappresenta la sua parte peggiore e più buia. Può non essere chiaro a volte, ma ti assicuro che non è omofobico.”

Eminem e le accuse di omofobia

Le rime cruente e spinte, nel mondo hip hop, come abbiamo già spiegato,  non contraddistinguono solo Eminem, ma semplicemente tutti gli artisti facenti parte di questo genere musicale, che sicuramente ancora va capito realmente dalla società intera (principalmente perché l'hip hop nasce come strumento di protesta delle minoranze, evolutosi poi in genere musicale mainstream).

Le rime di “White America” spiegano perfettamente il suo punto di vista di artista, quando dice che: “questi critici si comportano come se fossi il primo rapper a dire stronza o frocio“.

Il vero punto focale del problema risiede nella notorietà del rapper e nel grande seguito che egli ha, accompagnati  entrambi da una carriera impressionante [circa 100 milioni di dischi venduti ad oggi]: elementi che fanno sì che ogni parola da lui detta o scritta venga ingrandita e analizzata con la lente di ingrandimento.

Eminem e le accuse di omofobia    Eminem e le accuse di omofobia

Arrivando al suo ultimo lavoro, “Shady XV” (album che celebra i 15 anni della sua personale etichetta discografica, la Shady Records) le rime omofobiche non mancano, anche nel brano “Psychopath Killer” in cui dice:

“In my dad's drag draggin' a faggot in a Glad, bag”

“Vestito con gli abiti da drag queen di mio padre, trascinando un frocio in un sacco della Glad*

*Una Drag Queen è un uomo che si veste da donna solo per intrattenimento e Glad oltre ad essere una marca di borse sta qui ad indicare anche la GLAAD, l'associazione della comunità Gay.

Ma ormai pare che la società, i critici e i politici, abbiano capito che Eminem non rappresenta affatto una minaccia concreta.

Per renderla più semplice, crediamo, a questo punto, che tutti abbiano capito che Marshall non andrà mai in giro per le strade in cerca di un gay per “spaccargli un tavolino sulla schiena”, così come non gironzolerà mai per il quartiere urlando “troia” a tutte le donne che gli passano di fianco;

Marshall Mathers è un uomo normale, un padre che adora le sue figlie, è stato un marito e un figlio egli stesso, che ha commesso errori concreti nella vita, errori che ha avuto il coraggio di comprendere, prendendone coscienza e mettendosi a nudo, attraverso la sua musica, e ci ha fatto vedere, sempre tramite quest'ultima, come ha tentato di chiedere scusa per questo.

Arrivati quindi a questo punto, Eminem, l'artista, e Marshall, la persona, non hanno più parole per tentare di spiegare il loro punto di vista sull' annosa questione dell'omofobia.

Resta però un'altra strada da tentare: nel film The Interview, del 2014, un divertentissimo James Franco, nei panni dell'intervistatore, fa quattro chiacchere con Eminem, che, a sorpresa, ammette di essere gay, facendo coming out [per finta ovviamente!] in diretta nazionale, dichiarando: “sai quando dico qualcosa sui gay e la gente pensa che i miei testi sono omofobici, si ma è perchè sono gay!

Qui di seguito potete gustarvi l'esilarante scena, dove Eminem cerca di scrollarsi di dosso tutti i pregiudizi attraverso un'immensa nube di autoironia:

*La canzone in cui Eminem nomina Hector è Medicine Ball, contenuta in Relapse

** I sottotitoli sono riportati dall' audio italiano originale doppiato. Lo abbiamo lasciato in inglese per far sentire la voce di Eminem

Copyright © MarshallMathers.eu

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Credits:

Stesura: SilviaShady, AndreaCipo

Revisione: Mery_Jo & _RoccoR_

Montaggio Video: Silvia Shady