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“Lighters” video review

"Lighters" video review

Ce l'avete chiesta ed eccola qui! A grande richiesta una review dell'ultimo video dei Bad Meets EVil, “Lighters”, per coloro che ancora non hanno appreso appieno il magnifico significato che questa canzone vuol dare.

Il video si apre con Bruno Mars alle prese col suo piano, in un vicolo dismesso: sarà lui il cantore della storia che il video si appresta a mostrarci.

Egli inzia a cantare “Questa è per te e me, che stiamo vivendo il nostro sogno…” e subito la telecamera si sposta su di un Eminem che non eravamo abituati a vedere da tempo: capello corto biondo, pantaloni della tuta extra large e t-shirt bianca XXL. Egli affonda su di un divano; intorno tutto è in disordine, un pallido stanco volto immerso nel caos. Questa parte rappresenta la vita che Em ha vissuto prima che Relapse e Recovery segnassero

il suo ritorno sulle scene, mostrandolo di nuovo in forma e non più sotto la dipendenza di farmaci. Quella vita fatta di pasticche, giornate vuote, confusione che nel video viene rappresentata dalla stanza a soqquadro, metafora del disordine mentale in cui realmente Marshall era piombato. Afferra un bloc notes, non riesce a scrivere, ha un blocco. Un flashback nel passato, la vita di Em prima della morte e della risurrezione (metaforicamente parlando si intende, ovviamente).

All'improvviso però qualcosa attira la sua attenzione: una botola nascosta nel pavimento. Eminem non esita ad aprirla e corre incontro al suo destino. Questa scena rappresenta la volontà del rapper di uscire da quella situazione disastrosa, dalla monotonia e dal grigiore in cui era piombato, e pur di farlo va incontro a qualcosa di incerto, che non sa dove porta. Immediatamente Eminem cambia: si ritrova in una specie di tunnel sotterraneo con addosso i jeans e la giacca nera, gli abiti che indossa abitualmente ora, il suo orologio gigante, ma sopratutto con i suoi capelli nuovamente neri. Si guarda intorno sperduto e la luce che proviene dalla botola si spegne e regna per qualche secondo il buio. Ma stavolta è Eminem ad accendere la luce, una specie di fumogeno dal colore rosso, è lui che segna il suo destino: non aspetta di cadere di nuovo nell'ombra, ma si alza e fa di tutto per dirigersi verso un luogo più chiaro, verso un futuro migliore. Va avanti, senza indugiare, esplorando gli angoli più reconditi di quel sotterraneo che nient'altro è che la sua anima. La scena viene interrotta da Bruno che passa la palla a Royce.

Royce si trova in una cella: è circondato da foto e poster che mostrano i giorni passati e felici. E' rinchiuso: rinchiuso in una situazione stagna, un famigerato rapper che è sì nel gioco,e ha sì il rispetto della scena, ma che non ce l'ha mai veramente fatta. E qui ricorre un'immagine che i più informati non si saranno lasciati sfuggire: è ovviamente un'interpretazione personale, ma alla sottoscritta il riferimento al film di 50 Cent “Get Rich Or Die Trying” in cui Fifty, chiuso in carcere, scrive sui muri i testi di suoi rap,come un'unica salvezza, non è sfuggito. Perchè lo stesso fa Royce: lo si vede scrivere su di un poster appeso al muro. Proprio grazie a ciò si accorge della botola, nascosta proprio dal poster: Royce ci entra, e si ritrova, rinnovano sopratutto nel vestiario, nello stesso tunnel che percorreva Em, anche lui con una luce rossa in mano alla ricerca della fine. Entrambi finalmente trovano un'altra botola che li riconduce in superificie, su di un'altura fantastica, in mezzo al nulla. Eminem cammina attraverso questa distesa verde, fino ad arrivare ad un dirupo dal quale la vista sulla città è mozzafiato. Ma lì non è solo: tanta altra gente arriva, si aggiunge a loro, si trova già lì. Gente che ha attraversato momenti difficili ma che, grazie alla propria forza interiore ce l'ha fatta, uscendone fuori da vincitore. Mentre Royce si avvicina al compare, milioni di lanterne che rappresentano luci si levano nel cielo per illuminare quel tramonto che sta per diventare notte. Solo quando ormai il cielo è scuro e i puntini luminosi si sono levati in aria formando una specie di via lattea, Bruno termina il suo ultimo ritornello e si stacca dal piano.

La luce è molto importante per avere la chiave di comprensione del video: le torce rosse che i due rapper avevano nel tunnel rappresentavano la speranza

di uscire, parafrasando Eminem, “da un posto buio”. Le miriadi di lanterne protese in cielo sono la testimonianza che ce la si può fare, e la gente lì

intorno ai due lo testimonia: essi sono lì per loro, per supportarli, per non abbandonarli, per fargli capire che se anche loro ce l'hanno fatta lo possono fare anche loro due. E qui che c'è un chiaro riferimento ai fan, e che permette anche di capire, per chi aveva dubbi, il significato della canzone: un modo da parte di Em e Royce di dire “ce l'abbiamo fatta, sia noi che voi, insieme, e siamo qui ora a goderci il gran finale, il panorama, tutti insieme”. Da qui ci si può ricollegare al titolo del pezzo: “Lighters” è “accendino”. Le milioni di lanterne potrebbero benissimo rappresentare gli accendini che i fan ai concerti levano in aria a ritmo di musica per creare l'atmosfera giusta e mostrare la propria gioia e riconoscenza verso l'artista che dall'alto del palco osserva stupito e commosso allo stesso tempo tale spettacolo, tale prova d'amore.

Il video, come la canzone stessa, è un tributo ai fan, ma anche una dimostrazione di quanto, con la forza di volontà necessaria e il giusto appoggio di chi

ci ama, si possa trionfare sui guai nella vita. Un altro capolavoro da aggiungere alla videografia di questo strabiliante artista.

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